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La fortezza Orsini di Sorano è un'imponente complesso fortificato e residenziale situato nella parte alta dell'omonima località, in posizione dominante rispetto a tutto l'abitato e al territorio circostante.La fortificazione sorse come rocca aldobrandesca nel corso del XII secolo.Dopo essere passata nella contea di Sovana a seguito della spartizione dei beni della famiglia Aldobrandeschi, il complesso venne ereditato dagli Orsini alla fine del Duecento, che la fecero diventare una delle loro più importanti residenze e il centro del potere della loro contea assieme al Palazzo Orsini di Pitigliano.L'imponente struttura riuscì a resistere, rimanendo indenne, a tutti gli assedi che vennero condotti dagli Orvietani (XIV secolo), dai Senesi (1416-17 e 1454-55) e dalle truppe dello Stato Pontificio che, in epoche diverse, tentarono più volte la conquista di Sorano per annetterlo al loro territorio.Nel corso del Cinquecento, furono effettuati una serie di lavori che ampliarono il complesso, rendendolo ancor più possente. Tuttavia, la successiva caduta politica della Contea degli Orsini e la conseguente annessione di tutti i suoi territori al granducato di Toscana determinarono la trasformazione della fortezza in presidio militare mediceo, fino alla dismissione avvenuta nella prima metà del Settecento.Nei secoli successivi, il complesso andò incontro ad un lungo periodo di declino che ha compromesso alcuni punti della struttura; fortunatamente, una serie di interventi di restauro condotti a cavallo tra la fine del secolo scorso e gli inizi del nuovo millennio, ha permesso di riportare la fortezza agli antichi splendori.La fortezza si presenta come una struttura architettonica molto complessa, raggiungibile dalla parte bassa attraverso una porta, originariamente munita di ponte levatoio.Dalla porta ha inizio una rampa di scale parzialmente coperta che collega due cortili su differenti livelli, disposti attorno alla zona più antica del complesso.Il castello è il nucleo originario della fortificazione e comprendeva l'antica residenza padronale; il fossato e le cortine murarie a picco erano l'ulteriore dispositivo di difesa del castello. Al suo interno, grazie agli ultimi restauri, sono venuti alla luce alcuni affreschi di scuola senese del Cinquecento; alcuni di questi, voluti da Niccolò IV degli Orsini, raffigurano la celebre canzone di Giovanni Boccaccio "Io mi son giovinetta" (Decamerone, IX giornata).

L'area più antica comprende anche una torre a sezione circolare, che era parte integrante dell'antica rocca aldobrandesca.La parte cinquecentesca della fortezza è costituita da un edificio, ristrutturato in stile neoclassico, che si trova nella seconda parte del complesso lungo il lato occidentale delle mura, in gran parte compromesso dal degrado dei secoli scorsi. Il fabbricato è collegato a due bastioni angolari a punta, quello di San Marco a est e quello di San Pietro a ovest, dove è collocato anche un grande stemma d'angolo.


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